Ristrutturazione green: appartamento con architettura ecosostenibile
La cosiddetta “architettura green” non è una semplice moda ecologista. E’ un movimento culturale che porta sempre più architetti a consigliare i propri cliente verso case sempre più ecologiche ed ecosostenibili.
Vediamo nel dettaglio cos’è e che vantaggi porta a chi vuole ristrutturare.
- Architettura green, cos’è
- Come si ristruttura con l’architettura sostenibile
- Quali sono i benefici della ristrutturazione verde
Architettura green, cos’è
Questo tipo di architettura è la presa di coscienza, da parte di un numero sempre maggiore di architetti, che progettare la ristrutturazione significa anche limitare l’impatto ambientale, ridurre i consumi e rendere gli ambienti più vivibili.
Quindi fare architettura sostenibile significa prevedere già in fase di progettazione tutti i materiali, tecniche e tecnologie, che soddisfano i desideri del committente e insieme rispettano il contesto, l’edificio, chi ci vive e, ovviamente, l’ambiente.
Dal punto di vista normativo esistono di certificazione divisi in “Certificazioni Energetiche” e “Certificazioni di Sostenibilità”. Quelle energetiche valutano l’efficienza dell’immobile, mentre quelle di sostenibilità accertano l’uso di materiali a basso impatto ambientale, il riutilizzo delle risorse e la qualità di vita negli ambienti.
Come si ristruttura con l’architettura sostenibile
La stima dice che per ogni metro quadrato di ristrutturazione completa vengono prodotti mediamente circa 115 kg di materiali di scarto. Certi materiali e sostanze utilizzate hanno poi un impatto negativo sulla salubrità dei locali e nella durata nel tempo dei lavori effettuati.
Ristrutturare green oggi significa per prima cosa progettare ambienti in cui vengano riciclati il più possibile gli elementi già presenti, costruendo appartamenti che possano essere scomponibili, così che li si possa adattare a nuovi usi senza demolizioni e spreco di materiali (e senza materiali pericolosi da smaltire)
Ecco quindi che si possono riutilizzare i materiali presenti, recuperati con trattamenti che utilizzino prodotti ecologici ed ecosostenibili.
Utilizziamo rivestimenti naturali e materiali o pitture con basso utilizzo di prodotti chimici ad alto impatto ambientale (terra cruda, le vernici ecologiche, l’argilla, la calce, il legno, possibilmente di recupero).
Per i pavimenti in parquet, sempre più apprezzati, si possono utilizzare quelle derivate dal bambù e dal sughero,anallergici e resistenti all’acqua. Il legno deve avere una finitura naturale e va posato secco. Si può verificare che la sua provenienza sia certificata con marchio FSC.
L’intonaco di calce naturale è consigliato sia per esterni sia per interni; la finitura in terra cruda ha proprietà fonoassorbenti e termoregolanti.
Il progetto di architettura è sostenibile quando prevede anche l’uso di nuove tecnologie e materiali che migliorano l’isolamento termico degli ambienti e una migliore circolazione dell’aria, che combattono l’umidità e ponti termici ( cappotto, pareti ventilate, sughero, lana di legno, canapa e fibra di legno mineralizzata)
Impianti fotovoltaici e di riciclo dell’acqua per risparmiare risorse e quindi abbattere i consumi di energia.
La domotica che automatizza la casa e permette di gestire ogni ambiente con la miglior resa, il massimo risparmio e la migliore qualità di vita.
Quali sono i benefici della ristrutturazione verde
Il beneficio che il cliente percepisce con maggior immediatezza è il risparmio energetico (bollette di luce e gas più basse) con un livello più alto di qualità di vita degli ambienti.
La tecnologia permette al cliente di gestire in modo semplice:
- illuminazione
- termoregolazione
- qualità dell’aria
oltre a pianificare l’uso di elettrodomestici e apparecchiature.
Spesso la casa ristrutturata secondo un architettura eco-sostenibile ha costi di manutenzione più bassi e consumi energetici inferiori come minimo ad un 20-30%. Il calcolo della traspirabilità e igroscopicità rende gli ambienti più salubri, piacevoli da vivere e durevoli nel tempo.
Il recupero dei materiali, soprattutto nelle case particolarmente datate, permette al cliente di avere spesso soluzioni di design uniche e non riproducibili.
Per gli addetti ai lavori, ma anche per i clienti, il vantaggio principale sono i bassi costi di smaltimento, la maggior durata dei materiali e la semplicità in fase di manutenzione o successiva ristrutturazione.
L’architettura green è sostenibile soprattutto nel lungo periodo, perché rende l’ambiente modulare e facilmente modificabile, senza ricorrere a demolizioni. Nel futuro trasformare gli spazi per adibirli ad uso diverso (ad esempio lo studio che diventa la camera dei figli, o viceversa), diventa semplice e meno costoso, rispetto ai tradizionali interventi di ristrutturazione.
Da non sottovalutare la possibilità di mettere a norma impianti vecchi, difettosi, o magari pericolosi, senza spaccare muri o diffondere sostanze nocive nell’ambiente (ad esempio il ripristino di tubazioni di scarico in amianto).